C’è chi dice no – iniziative contro il monumento a Graziani

Posted on 19 Nov 2012


Torniamo a parlare del mausoleo eretto ad Affile in onore di Rodolfo Graziani, macchiatosi di crimini di guerra in Libia e in Etiopia, prima che in Italia. Stavolta ne parliamo per quella che riteniamo essere una buona notizia, sfortunatamente non (o almeno non ancora) la demolizione del monumento, ma il proliferare di iniziative contro una simile vergogna.

In particolare, si è tenuta proprio ad Affile una fiaccolata di protesta, ben raccontata da Alessandro Portelli su Il Manifesto. Certo, i partecipanti avrebbero potuto – dovuto – essere di più, e molti venivano da fuori, ma l’esistenza stessa di un Comitato Affile Antifascista è sicuramente degno di nota.

Poche settimane prima, intanto, l’ormai dimissionaria presidente della Regione Lazio Renata Polverini veniva indagata per apologia del fascismo, a seguito della denuncia sporta da un iscritto all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) proprio in relazione al finanziamento concesso dalla Regione Lazio per la realizzazione del monumento.

Un’altra iniziativa contro il mausoleo a Graziani, stavolta di ispirazione goliardica ma non per questo meno significativa, è stata realizzata a Bologna. Come documentato nel blog del collettivo Wu Ming, in diversi bagni pubblici della città sono stati appesi manifesti che annunciavano un gemellaggio con il “Sacrario del Soldato” di Affile, e quindi la dedica degli stessi vespasiani a Rodolfo Graziani.  Le scritte “PATRIA” e “ONORE” , realmente presenti nel monumento di Affile, sono state parodiate in “PATRIA” e “ODORE” – quest’ultimo, a detta dei visitatori, realmente appropriato a descrivere il luogo.

Insomma, fortunatamente la vicenda Graziani non sembra essere caduta nel dimenticatoio, e chissà che non si riesca prima o poi a far demolire il mausoleo. Qui su AFFRICA saremo sempre pronti a dare visibilità ad ogni iniziativa contro ogni tipo di celebrazione nei confronti di chi, in Africa, ha solo saputo seminare morte – se state organizzandone una, contattateci.

ANNALISA ADDIS | AFFRICA – CSAS