Da quando il regime di Gheddafi è stato messo a dura prova dai ribelli della Cirenaica, la Libia è tornata alla ribalta occupando le pagine della stampa internazionale. Tuttavia, poiché molti fatti rimangono ancora poco chiari, è necessario trovare degli strumenti utili per capire quali sono stati i presupposti che hanno consentito al regime del Colonnello di rimanere in carica oltre quaranta anni e quali le motivazioni e le condizioni che hanno permesso alla popolazione libica di mobilitarsi per rivendicare diritti e cambiamenti. Conoscere il passato per interpretare il presente è ciò che offre questo libro che, dallo “scatolone di sabbia” alla potenza petrolifera passando per la colonizzazione italiana e le due guerre mondiali, racconta la Libia attraverso le vicende storiche che l’hanno caratterizzata fino ai giorni nostri, riservando un’attenzione speciale alla figura di Muhammar Gheddafi, con tutti i suoi intrighi e la sua ossessione per la sicurezza.
Uomo controverso, Gheddafi ha rappresentato un personaggio sui generis sia all’interno del suo Paese (con le sue idee illustrate nel Libro Verde e concretizzate in parte nella Jamahiriyya, così come le sue manovre per limitare l’opposizione e le azioni nei confronti dell’Islam), sia nei rapporti con gli altri Stati della scena politica internazionale (con l’appoggio al terrorismo internazionale che gli costò le sanzioni delle Nazioni Unite ma, soprattutto, il difficile rapporto con gli Stati Uniti) e, in particolare di quella Africana (la sua promozione degli Stati Uniti d’Africa e il suo ruolo all’interno dell’Unione Africana). A tal proposito, risulta particolarmente interessante, il capitolo dedicato alle manovre di riscatto internazionale attuate dal Colonnello tra gli anni Novanta e il 2010.
Alquanto ambiguo il suo rapporto di amore e odio con l’Italia caratterizzato, fino alla firma dello storico Accordo di Cooperazione e Amicizia del 2008, dalla richiesta del risarcimento per il “danno coloniale” provocato dagli italiani.
L’ultima parte del libro dipinge un “ritratto” della famiglia Gheddafi e illustra la rete intessuta dal Colonnello per collocare (quasi tutti) i suoi figli in ruoli chiave del regime. Risalta la figura di Saif al-Islam che, candidato a succedere al padre, ha prima assunto un atteggiamento di apertura alla libertà di stampa e di parole, nonché una posizione di dialogo con l’opposizione, per poi tornare sui suoi passi e difendere a spada tratta il regime del Colonnello subito dopo l’inizio degli scontri.
Un’analisi storica ricca di citazioni interessanti e una descrizione chiara delle circostanze più attuali. Molto di più di un semplice libro di storia, merita di essere letto come un punto di partenza per capire ciò che la Libia diventerà nei prossimi anni e decenni.
MARCELLA TRAMATZU, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna
Nel 2011, i due autori hanno collaborato anche alla realizzazione del libro “Gheddafi. I volti del potere”, pubblicato da Carocci Editore.
Federico Cresti, Massimiliano Cricco, Storia della Libia Contemporanea. Dal dominio ottomano alla morte di Gheddafi – Carocci Editore, Roma 2012