Riflettori spenti, la rivoluzione continua in Tunisia

Posted on 21 Feb 2011


Pubblichiamo un comunicato del Comitato Nazionale Provvisorio per la Protezione della Rivoluzione, inviatoci da Tunisi da Houda Ben Ghacham.  La base tunisina si sta organizzando:  iniziano a costituirsi i comitati e la rivoluzione prosegue. Il testo illustra  in che modo il paese cerchi  di riorganizzarsi dopo un cambio così radicale.

 

 

COMUNICATO AL POPOLO TUNISINO 

Noi, Membri del Comitato Nazionale Provvisorio per la Protezione della Rivoluzione, riuniti giovedì 10/02/2011 nella città di Kasserine, fortezza della lotta, ci chiniamo in omaggio ai nostri generosi martiri e al nostro grande popolo, e insistiamo sulla necessità di salvaguardare la rivoluzione, di opporci ai nostri nemici e di smascherare i progetti contrari alle aspirazioni del nostro popolo assetato di libertà e determinato a preservare la propria dignità e a realizzare la giustizia sociale.

Il Comitato Nazionale Provvisorio per la Protezione della Rivoluzione dichiara che la difesa delle rivendicazioni avanzate dalle differenti fasce sociali richiede:

  • La vigilanza verso i complotti orditi contro la rivoluzione e che cercano di attaccarla sottraendole le proprie conquiste e riproducendo il regime precedente per mezzo di nuovi meccanismi sospetti.
  • La condanna pubblica degli atti dei partigiani del vecchio regime e delle loro milizie che attentano alla rivoluzione e ostacolano il cammino vittorioso della rivoluzione.
  • La rivelazione delle macchinazioni dell’attuale governo considerato come una continuazione del regime deposto e che rappresenta una parte del problema e non una parte della soluzione, come si è rivelato specialmente nel tentativo di aggirare la Costituzione affinché corrisponda ai propri interessi e ai propri sforzi continuativi per seppellire la rivoluzione e sfigurare la sua evoluzione, oltre alla propria incapacità nel garantire la sicurezza e mettere fine al disordine.
  • L’attaccamento a porre le basi necessarie per costruire uno Stato democratico moderno che rifletta la volontà del popolo e rompa definitivamente con il potere personale.
  • La determinazione ad eleggere un’Assemblea Costituente rappresentativa dell’insieme delle fasce della società e che si dedichi a preparare una nuova Costituzione che organizzi la vita politica e giuridica sui principi democratici in seguito alla sua approvazione attraverso un referendum e che nomini un governo provvisorio che si incarichi degli affari del paese e lo prepari per l’organizzazione di elezioni locali, regionali e nazionali imparziali e trasparenti.

Il Comitato Nazionale Provvisorio per la Protezione della Rivoluzione esorta tutti i comitati e i gruppi regionali e locali a raggiungerlo e a partecipare alla messa a punto dei suoi orientamenti e dei suoi programmi, così come chiama l’insieme delle forze che operano per la libertà nel mondo a sostenere il popolo tunisino, ad appoggiarlo e aiutarlo a salvaguardare la sua gloriosa rivoluzione.

Onore ai martiri, alla fierezza e alla dignità del nostro popolo e alla nostra prediletta Tunisia.

COMITATO NAZIONALE PROVVISORIO PER LA PROTEZIONE DELLA RIVOLUZIONE IN TUNISIA

 

Traduzione dal francese: MANUELA DEIANA, CSAS- Centro Studi Africani in Sardegna             

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