MedFilm Festival 2011, a Roma dal 19 al 27 novembre

Posted on 23 Nov 2011


Ha preso il  via la diciassettesima edizione di MedFilm Festival 2011, a Roma dal 19 al 27 novembre. La rassegna, dedicata al cinema del Mediterraneo presenterà un ricco programma all’insegna di incontri tra culture diverse ed immigrazione.

Ecco i numeri: 40 anteprime, 3 sezioni competitive, 12 film nel concorso lungometraggi, 13 documentari, 18 cortometraggi per il premio Methexis e 30 ospiti internazionali!

Ospiti d’onore di quest’anno non potevano non essere l’Egitto e la Tunisia. Un modo per raccontare con film, documentari e cortometraggi la Primavera Araba e i momenti che hanno preceduto le nuove democrazie. Per proporre uno sguardo sulle rivolte e per ragionare sulle prospettive future dei paesi del Maghreb saranno presenti i registi tunisini Raja Amari con Satin Rouge, Mourad Ben Cheikh, autore dell’importante documentario No More Fear girato nei giorni della rivolta tunisina e Jamel Mokni con il controverso Hymen National.

Farà da ponte con l’Europa il terzo ospite d’onore: la Romania, rappresentata da una filmografia in bilico tra dramma esistenziale e magico realismo. Di immigrazione parlano invece l’ironico América del mozambicano Joao Nuno Pinto, Les hommes libres del marocchino Ismael Ferroukhi e My lovely sister, moderna ed ironica fiaba marocchina-ebraica dell’israeliano Marco Carmel, in visione in anteprima europea.

A dare ufficialmente il via al Festival è stato il film Le Nevi del Kilimangiaro di Robert Guédiguian, unico tra le opere in gara a godere di una distribuzione italiana per il riconoscimento europeo Premio Lux 2011. Tra le novità di quest’anno, l’associazione di volontariato interculturale Piuculture, parteciperà al festival con una propria commissione composta da cinque giurati che vivono a Roma ma provengono da Turchia, Romania, Kurdistan, Marocco e Filippine, i quali forniranno con la loro sensibilità un giudizio originale sui film in concorso. La giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi è composta invece da studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema dei Paesi europei e mediterranei e da detenuti delle Case Circondariali di Rebibbia a Roma, di Padova e di Palermo. In una riunione plenaria all’interno del carcere, le due ali della giuria designano insieme il vincitore del Premio Methexis vivendo così un’esperienza estremamente coinvolgente di scambio e di confronto.

Sempre dedicata agli autori tunisini ed egiziani è anche la seconda edizione della Giornata delle Letterature, organizzata da Irradiazione Editore. Interverranno all’incontro: Magdy El Shafee, disegnatore e autore della prima graphic novel egiziana Metro (Altri arabi, Il Sirente, 2010); Giorgio Vasta, che presenterà il suo ultimo romanzo, Spaesamento (Laterza, 2010); il poeta e critico letterario tunisino Jalel El Gharbi, autore della raccolta di versi Prière du vieux maître soufi le lendemain de la fête (éditions du Cygne, 2010); Imma Vitelli, autrice di Piazza Tahrir, e il palestinese Akram Musallam, autore di La danza dello scorpione (Altri arabi, Il Sirente, 2011). Durante l’incontro saranno proiettati Bulaq, tra le macerie di una rivoluzione, di Davide Morandini e M.A.R.E (Storie di Mediterraneo, arabi, rivolte ed Europa) 2011, opera collettiva ideata nei mesi caldi della Primavera Araba.
All’interno del Festival anche la quarta edizione del Forum Incontri Professionali dal titolo “Nuovi Confini dell’Europa, Nuovi Orizzonti Web”, che vuole sottolineare l’efficacia del web per la circolazione delle opere audiovisive, per l’accesso a nuove forme di finanziamento e soprattutto per la libera circolazione delle idee. In quest’occasione sarà proiettato 18 Days, film collettivo egiziano realizzato per restituire a caldo quanto accaduto durante i giorni della protesta di Piazza Tahrir.

Il festival si concluderà con la cerimonia di premiazione durante la quale Omar Sharif, stella del cinema internazionale, verrà insignito del Premio alla Carriera 2011.

MARIA GIOVANNA CASU, laureata in antropologia all’Università Sapienza di Roma


Per saperne di più: MedFilm Festival 2011


“È possibile – indipendentemente dal luogo di nascita o di residenza – diventare mediterranei.
La Mediterraneità non si eredita, ma si consegue. È una decisione, non un vantaggio.
Dicono che di veri mediterranei ce ne siano sempre di meno. Non c’entrano solo la storia e la tradizione, il passato o la geografia, la memoria o la fede: il Mediterraneo è anche destino”.

Predrag Matvejević, Breviario mediterraneo