Le promesse da marinaio non incantano Bono

Posted on 2 Giu 2010


Probabilmente noi italiani ci siamo abituati ma chi lo conosce meno ha più difficoltà a capirlo.

Parlo del nostro Primo Ministro, il capo del Governo, Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere è uno dalle promesse facili. Impossibile qui ricordarle tutte ma citarne qualcuna, a titolo esemplificativo e per inquadrare il personaggio, è doveroso.

Quando scese in campo, promise un milione di posti di lavoro.

Sappiamo tutti – anche i berlusconiani più convinti – com’è andata a finire.

Durante la campagna elettorale per le ultime elezioni regionali, parlando degli impegni che il suo Governo vuole portare a termine nei prossimi tre anni ha affermato: “Vogliamo vincere il cancro”.

Che la battaglia contro il cancro sia legata alla ricerca e quindi ai fondi ad essa destinata, probabilmente è un passaggio che gli è sfuggito.

Non mantenere le promesse fatte ai suoi (fedelissimi) elettori o disattendere gli impegni presi da Primo Ministro, per Berlusconi non sembra essere un problema. E onestamente, viene da pensare che non sia un problema grave neppure per i milioni di italiani che continuano a rinnovargli la fiducia.

Non è dello stesso parere Bono, storico leader degli U2, da anni attivo in campagne di diverso genere a favore dei più poveri.

Bono è particolarmente arrabbiato col nostro Premier, a causa di una promessa disattesa.

Correva l’anno 2005 e, durante una famosa riunione del G8, i “grandi” della Terra si impegnarono per aumentare i fondi da destinare all’Africa, in forma di aiuti.

La questione è complessa e andrebbe approfondita (cercheremo di farlo anche qui su AFFRICA); per il nostro discorso, basti dire che l’Italia da anni disattende gli impegni presi a livello internazionale e durante i Governi Berlusconi siamo peggiorati; siamo tra i donatori peggiori, in termini qualitativi e quantitativi.

E soprattutto, non rispettiamo le promesse.

Ed è proprio questo che non va giù a Bono che, dopo diverse richieste, è passato al contrattacco: nel sito della sua ONE International, ha lanciato (tenete a mente questo verbo – capirete perché) un’iniziativa molto particolare.

Si tratta di una petizione che verrà presentata ai Leader del G8, per chiedere loro di sbattere fuori Berlusconi dal’esclusivissimo Club dei grandi. Ecco come si motiva l’iniziativa: “Quasi tutti i Paesi del G8 hanno cancellato il debito e aumentato gli aiuti concreti all’Africa […] Solo una persona non ha mosso un dito. Anzi, il premier Berlusconi sta facendo persino meno ora di quanto non facesse 5 anni fa. Berlusconi andrebbe espulso dal G8

Bono non si limita a raccogliere firme ma propone anche un metodo, semplice ma efficace, per sbarazzarsi di Berlusconi: LANCIARLO!

Avete capito bene! Alla petizione infatti si accompagna un gioco interattivo nel quale chiunque può acciuffare il Berlu per i piedi e scaraventarlo il più lontano possibile.

Si prende la mira, scegliendo l’inclinazione, si calibra la potenza del lancio e, finalmente, si LANCIA!

Difficile dire quanto il giochetto farà cambiare idea al Cavaliere in merito alle sue promesse non mantenute – nel frattempo però, possiamo lanciarlo.

È incredibilmente liberatorio!

MICHELE CARBONI, CSAS – Centro Studi Africanisti in Sardegna

Per saperne di più: ONE International | Repubblica

Per firmare la petizione rivolta ai leader del G8 perché sbattano Berlusconi fuori dal G8 e per giocare a LANCIA IL BERLU, clicca qui.