Il 20 ottobre 2012 Cagliari, insieme ad altre sette città italiane, ha cambiato la sua faccia. Non ne ha più una, ma tante quanti sono i visi, le espressioni, gli occhi, i tratti somatici di chi si è fatto fotografare per dire “L’Italia sono anch’io!” e sostenere la campagna per i diritti degli italiani di origine straniera.
Infatti, dal 20 ottobre, la Mediateca del Mediterraneo ospita i ritratti – scattati nei mesi scorsi nelle piazze e strade cittadine da fotografi-volontari e rielaborati in bianco e nero dall’artista francese JR – del grande progetto di arte pubblica partecipata “Inside Out/L’Italia sono anch’io”. Voluto dai cittadini e dalle amministrazioni delle otto città coinvolte (Reggio Emilia, Milano, Palermo, Firenze, Cagliari, Sassari, Crema e Trieste), il progetto rilancia la campagna sul diritto di piena cittadinanza degli italiani di origine straniera (e in particolare lo ius solis e il diritto al voto amministrativo per gli immigrati) “L’Italia sono anch’io”. E lo fa attraverso una comunicazione sociale e politica diretta, che coinvolge e mobilita attivamente i cittadini e lancia un messaggio forte e immediato. Un’azione dal basso semplice, comprensibile e efficace per stimolare non solo la riflessione personale, ma anche l’attenzione mediatica nazionale e internazionale.
A Cagliari, “Inside Out/L’Italia sono anch’io” ha assunto un significato particolare: sempre il 20 ottobre, nella sala principale della Mediateca, si è tenuto il primo confronto pubblico tra i candidati alle elezioni della Consulta degli stranieri, istituita dal Comune di Cagliari per consentire a stranieri e apolidi residenti in città di partecipare alla vita dell’amministrazione comunale.
1500 italiani hanno già “messo la faccia”, ma non è finita qui: tra i grandi poster rielaborati da JR nelle otto città coinvolte, ce ne sono alcuni bianchi.
Partecipate, Fatevi fotografare! Per continuare a sostenere “Inside Out/L’Italia sono anch’io”, inviate gli scatti a insideout.litaliasonoanchio@gmail.com
Per conoscere alcune delle storie delle seconde generazioni, vi consiglio il documentario “I Nuovi Italiani“, scritto e diretto da Sherif Fathy Salem.