La crescente offerta di opportunità e fondi dedicati dalle Istituzioni Europee, Nazionali e Regionali allo sviluppo locale nell’area del bacino euro-mediterraneo rappresenta un’occasione di incremento delle relazioni tra i territori della Sponda Nord e Sud del Mediterraneo. L’esperienza degli enti e organizzazioni operanti in Sardegna che, grazie a strumenti quali la Legge Regionale 19/1996 e non solo, hanno sviluppato diverse iniziative di cooperazione nell’area del Mediterraneo, evidenzia quanto sia rilevante la ricerca di supporto alla crescita socio-economica comune e quanto sia necessario un rafforzamento delle competenze che possano permettere un più proficuo accesso ai finanziamenti.
Il mio lavoro di ricerca, finanziato con la Legge Regionale 7/2007 della Regione Sardegna, vuole analizzare le opportunità date dalle politiche, dai processi e dai programmi di cooperazione, oltre che dare un quadro dell’azione della Regione Sardegna e degli attori che operano nel suo territorio. In particolare, si sono evidenziate le tappe storiche e i principali programmi di supporto alla cooperazione nel Bacino del Mediterraneo e analizzati i processi decisionali partecipati sperimentati in Sardegna (Progettazione Integrata, Agenda21 Locale e le nuove prospettive della cooperazione decentrata). La ricerca ha inoltre come Paese – focus la Tunisia, di cui si è analizzato lo stato dell’arte delle politiche e delle iniziative di cooperazione Euro-Mediterranea. La nuova “onda democratica” e la grande partecipazione civile nel cambiamento in Tunisia e nell’intera regione mediterranea possono rappresentare delle grandi occasioni per la sperimentazione di nuovi approcci partecipativi e l’incremento delle relazioni con il territorio sardo ed Europeo in generale.
Nella prima fase di ricerca si possono evidenziare una serie di indicazioni:
- Rispetto ai primi bandi della L.R. 19/1996, la Regione Sardegna, dando la stessa importanza all’area geografica del Bacino del Mediterraneo e all’Africa Sub – sahariana, ha voluto allinearsi agli “Obiettivi del Millennio” e ad una Cooperazione allo Sviluppo che guarda alla lotta alla povertà e alla riduzione della mortalità nelle aree più povere. Inoltre, la stessa Regione Sardegna sta portando avanti un processo di rafforzamento del Sistema Sardo della Cooperazione, attraverso il coinvolgimento e l’aggregazione degli attori sardi.
- Dal 1996 a oggi, nel quadro dalla L.R. 19/1996, la Regione Sardegna ha contribuito alla realizzazione di 94 iniziative di cooperazione tra partner sardi e partner operanti in Tunisia.
- Il principale strumento di cooperazione Euro-Mediterranea è il programma ENPI CBC MED che prevede un ammontare di risorse per 173.062 milioni di euro più 15,6 milioni di euro di co-finanziamento dei paesi partner nel periodo 2007-13, per azioni di cooperazione tra 117 regioni appartenenti a 19 Stati. L’Autorità di Gestione è la Regione Sardegna.
La ricerca ha quale obiettivo ultimo quello di rafforzare la conoscenza delle modalità di accesso ai fondi e alle pratiche di decisione partecipata per lo sviluppo locale e contribuire alla crescita di relazioni tra la Sardegna, la Tunisia e la regione Euro-Mediterranea in generale, sviluppando nuovi partenariati e progetti di cooperazione nei settori di interesse comune.
I risultati della ricerca saranno presentati il 30 Maggio 2012 presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari, nel quadro di un incontro seminariale che vedrà la partecipazione di esponenti della società civile e istituzionale della Tunisia.
DANIELE COCCO – Laureato in Scienze Politiche a Cagliari, specializzato in progettazione comunitaria e cooperazione Euro-Mediterranea, ha supportato istituzioni e organizzazioni per l’ottenimento e la gestione di finanziamenti europei. Già ricercatore L.R. 07/2007 per la Regione Sardegna, attualmente esercita la libera professione.
Per consultare il report di ricerca: Open-med