Contro il razzismo. Mettiti nei miei panni

Posted on 21 Mar 2013


“Ogni anno in Italia sono migliaia gli atti di razzismo. Donne e uomini discriminati per etnia, lingua o condizione sociale. Ma tu non sei uno di loro, vero? Prova a metterti nei mie panni”.

Nei miei panni è un gioco interattivo, pensato per far “capire che le discriminazioni razziali non hanno ragione di esistere”.

Provate per un attimo ad immedesimarvi in un migrante che vorrebbe vivere in Italia: Modou, senegalese di 31 anni, Katerina, ucraina di 40 anni, o Ahmed, tunisino di 23 anni. Sono tre personaggi di fantasia, ma fanno parte di tre delle comunità straniere presenti nel nostro Paese fra le più numerose. Infatti, secondo le fonti Unar/Istat, i senegalesi sono circa 81.000, gli immigrati ucraini (al 1 gennaio 2011) si attestano sui 200.000, di cui l’80% donne, e i tunisini, sempre stando ai dati del 2011, sono 106.000.

Durante il gioco, partendo da un budget di 700 euro, dovrete fare delle scelte, trovare una casa, un lavoro e occuparvi dell’assistenza sanitaria, riuscire a mettere da parte qualcosa da inviare alla vostra famiglia e provare ad arrivare a fine mese.Altrimenti sarete costretti ad andarvene.

Insomma, quanto accade ogni giorno agli oltre cinque milioni di immigrati che vivono in Italia. Pensiamoci.

Nei mie panni è un progetto pensato dall’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) in collaborazione con Caterpillar AM nell’ambito della campagna di sensibilizzazione contro il razzismo che culminerà il 21 marzo, Giornata mondiale contro il razzismo, data scelta per ricordare il massacro di Sharpeville del 1960, la giornata più sanguinosa dell’apartheid in Sudafrica.

Provate anche voi: Gioca nei miei panni

MARISA FOIS | AFFRICA – CSAS