“La stella d’Algeri” di Aziz Chouaki

Posted on 9 Feb 2012


La stella d’Algeri” è ciò che vuole diventare Méziane, nome d’arte Moussa Massy, giovane cantante di musica cabila moderna che sogna un futuro di fama e gloria. Una voce bella e coinvolgente, il desiderio di cantare in quella che ritiene la sua lingua, il berbero, pochi amici fidati che fanno il tifo per lui sono tutto ciò che lo spinge a non arrendersi e a credere nel  suo sogno. Altrimenti la vita sarebbe davvero dura: vive con la sua famiglia, quattordici persone in tre stanze, nella capitale algerina ormai in mano a “barbuti elettrici di isteria”, che “impongono la religione, il velo alle donne” . Siamo infatti nei primi anni Novanta, durante i quali “l’islamismo soffoca tutto”, in cui non si vedono che “tuniche, barbe, bandierine del Fis”, partito a base religiosa che vorrebbe fare della Shari’a la legge di Stato.

Il giovane protagonista del romanzo, però, vive questi cambiamenti in modo indiretto finché ha la musica, finché può sperare in qualcosa. L’importante e non arrendersi perché “… è cosi che diventi islamista, quando ti stufi. Di sognare, di amare, di vivere. I compagni migliori sono finiti così, a forza di stufarti, non riesci più ad avere prospettive”.

Ma non va tutto per il verso giusto. Aziz Chouaki ci racconta, attraverso Moussa, la storia di tanti giovani algerini e del senso di smarrimento del paese tra la fine del regime del partito unico e l’ascesa dell’islamismo. Una generazione zombretto (alcool puro e sciroppo di granatina, di cui in molti abusano per non pensare), che se riesce emigra, o meglio fugge, e che se sceglie di restare sembra non avere scampo.

Un romanzo duro, con un finale inaspettato. Un romanzo che dipinge bene l’Algeria di quegli anni, senza risparmiare critiche e con accenni importanti alla rivendicazione berbera e alla “millenaria civiltà, mortificata dall’imperialismo arabo”.

MARISA FOIS, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna


Aziz Chouaki è nato nel 1951 ad Algeri, dove si è laureato in letteratura inglese. Oltre a essere scrittore, è anche musicista jazz e poeta. Vive in Francia dal 1991, dove ha pubblicato varie opere di narrativa e poesia. Nel 2004 ha vinto il Premio Flaiano di Narrativa proprio per “La stella d’Algeri”.


Aziz Choauki, La stella d’Algeri (traduzione dal francese di Silvia Ballestra), Edizioni e/o 2003