Recensione a cura dell’autrice
Questa memoria nasce come bisogno di dare continuità e completezza a due pubblicazioni relative “ai modelli geometrici dell’abitare”, dove affronto un tema specifico della cultura costruttiva dell’Africa in una particolare regione della fascia equatoriale: il Togo. Una realtà complessa, ricca e difficile da decodificare; una realtà culturale che ha stimolato ripetute riflessioni sul tema dell’abitare, sulla salvaguardia e la conservazione del patrimonio storico e architettonico; in questo modo ha contribuito ad arricchire di contenuti, attraverso confronti, gli studi sulle architetture tradizionali Sarde, che sono oggetto di continue ricerche nel Dipartimento di Architettura.
Questo lavoro è ora proposto col proposito di testimoniare e tramandare “frammenti di architetture” che, con i continui apporti culturali dell’Occidente, hanno subito importanti contaminazioni. Quanto segue fa riferimento all’indagine che si è svolta principalmente sul campo, a testimonianze e dati reperiti sul luogo e a rilievi metrici – fotografici di tipologie campione; il proposito è di delineare il profilo sommario del “processo evolutivo” più ampio dell’abitazione togolese.
Il materiale di ricerca prodotto è presentato in due capitoli autonomi con elaborazioni grafiche sintetiche e immagini fotografiche che evidenziano le caratteristiche fondamentali della componente tecnologica e materica delle tipologie in esame.
Nel primo, “Il Cerchio e il Quadrato: il modello abitativo circolare e quadrangolare”, sono presentati i rilievi di tipologie significative, selezionate all’interno delle regioni storiche del nord, del centro e del sud del Paese, nei luoghi abitati dove è stato possibile stabilire un rapporto di fiducia reciproca e di comunicazione.
Nel secondo capitolo, “I Materiali Ecologici nell’Edilizia Tradizionale: analisi dei processi costruttivi e progettuali di manufatti campione”, la casa è analizzata più specificatamente in rapporto all’ambiente naturale attraverso l’analisi dei materiali e delle tecniche costruttive, con l’obiettivo di indagare sullo stretto legame che unisce il costruito al proprio sito.
In particolare, in questo studio sono considerati due ambiti d’indagine fondamentali nelle regioni centro-nord e nelle regioni centro- sud, con tre stazioni di rilevamento, in riferimento agli habitat dove dominano le tipologie a pianta circolare e quadrangolare. I rilievi sono qui utilizzati come un supporto indispensabile per condurre un’analisi dello spazio abitativo, della forma della casa e dell’organizzazione del clan nell’ambito della vita domestica.
MARISA LALLAI, ingenere civile edile, è docente di Disegno e Fondamenti di geometria Descrittiva presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari