L’accesso all’acqua è un problema dibattuto, e non solo in Africa. Ai tanti inconvenienti dovuti alla mancanza di questo bene primario nei villaggi, si unisce la fatica quotidiana legata al trasporto dalla fonte a casa, il peso dei secchi -spesso di capienza ridotta- posti sopra la testa, le lunghe distanze da percorrere.
Per questo è nato Hippo Water Roller: un barile per il trasporto dell’acqua della capacità di 90 litri, dotato di un manico e capace, grazie alla sua forma, di adattarsi alle condizioni del terreno.
Creato per aiutare donne e bambini, che si dedicano in genere all’approvvigionamento, ha anche una funzione educativa, in quanto punta al coinvolgimento degli uomini, e porta numerosi vantaggi.
In particolare, i benefici sono riscontrabili, nell’immediato, a livello:
sociale – vi è un risparmio di tempo ed energia, che possono essere dedicati ad altre attività;
della salute – più acqua significa migliore qualità di vita e maggiore igiene. Inoltre, il barile rotante è preferibile al sobbarcarsi il peso sulla testa. Si riducono, così, le possibilità di problemi alla colonna vertebrale;
economico – la produttività può essere incentivata grazie al maggior tempo libero. In più, quando si aderisce al progetto, si acquista visibilità, sensibilizzando i governi e i media.
Negli ultimi quindici anni sono stati distribuiti circa 30.000 “rollers” e ne hanno beneficiato più di 200.000 persone. Hippo Water Roller è attualmente fabbricato in Sudafrica, ma si intende promuovere la produzione in loco per ridurre gli alti costi legati all’esportazione.
MARISA FOIS, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna