Afropixel è il festival dell’arte digitale organizzato a Dakar da Kër Thiossane, l’associazione senegalese nata nel 2002 con l’intento di incoraggiare l’utilizzo delle nuove tecnologie nelle pratiche artistiche e nei processi formativi.
La terza edizione di questo evento, che per i dieci anni dell’associazione promotrice è legata al Progetto Off della Biennale di Dak’Art, è dedicata al concetto di “Beni comuni” e alla sua valenza nel contesto senegalese e africano.
L’acqua, la foresta, i luoghi di aggregazione, le lingue, la cultura, i codici informatici e il sapere saranno considerati oltre le logiche di mercato per ribadire il loro essere risorsa che, non appartenendo a nessuno, trova nella condivisione la sua ricchezza.
Dall’11 al 20 maggio artisti, informatici, ricercatori, intellettuali, educatori, operatori sociali e cittadini attivi hanno sperimentato nuove forme di socialità e ampliato la riflessione portata avanti in una serie di incontri definiti “Petit Déjeuners en Commun”. Durante questi momenti di approfondimento, iniziati nel mese di gennaio, sono stati discussi temi quali la collettivizzazione dei saperi, le nuove frontiere dell’educazione e della partecipazione sociale, il rispetto dell’ecosistema e il diritto alla libertà di espressione.
Il programma delle giornate è variegato e stimolante: esposizioni, laboratori di riciclo e web-tv, spettacoli teatrali, installazioni artistiche, montaggi di video, dibattiti, mostre fotografiche e momenti di festa inviteranno i partecipanti a confrontare il loro punto di vista e collaborare nella creazione di nuovi strumenti di condivisione delle conoscenze.
Emerge sempre più la consapevolezza che un accesso ai “beni comuni” realmente libero passa attraverso la capacità di saper costruire in maniera autonoma la conoscenza e quella di saperla trasmettere. L’arte, la cultura e la creatività devono essere alla portata di tutti e tutte per permettere a chiunque di accostarsi o produrre le forme di comunicazione più consone al proprio ambiente di vita. Perché questo avvenga è necessario che i nuovi media e le nuove tecnologie siano interattive, open source e a basso costo. Un punto di partenza fondamentale per creare reti di collaborazione che col-leghino le persone di ogni angolo del mondo.
Per saperne di più : Kër Thiossane | ci*diguente | lettera 27
Kër Thiossane, tra febbraio e dicembre 2011, ha collaborato, all’interno di .un programma di cooperazione culturale Multimediart, con l’associazione Cherimus di Perdaxius, il comune di Carbonia, il Dipartimento di studi storici e geografici dell’Università di Cagliari e l’Anci Sardegna per il progetto CHADAL. CHADAL è un progetto d’ “incontro musicale” tra la Sardegna e il Senegal nato con l’obiettivo di rinforzare la collaborazione e gli scambi tra questi due territori e le loro popolazioni utilizzando la musica come linguaggio universale.
MARIA GIOVANNA CASU, laureata in antropologia all’Università Sapienza di Roma