Domenica 9 ottobre a Tunisi una folla di 300 persone ha tentato di incendiare la sede della Nessma, una televisione privata, “colpevole” di aver trasmesso – il venerdì precedente – Persepolis, il film d’animazione di Marjane Satrapi. Al film era seguito un dibattito sull’integralismo religioso.
La trasmissione del film in arabo dialettale tunisino era una prima visione in Tunisia. In seguito a tale trasmissione, sono comparsi su Facebook degli appelli a bruciare Nessma e a uccidere i giornalisti.
La compagnia non è nuova alle minacce ma lo stesso Presidente della Nessma ha sottolineato – come riporta L’Express – che questa è la prima volta che alle parole sono seguiti dei fatti.
Il Presidente ha però aggiunto che Nessma non si lascerà intimidire.
Dei 300 assalitori, circa 200 erano salafiti.
L’attacco arriva a poca distanza da un altro episodio rilevante: l’invasione della Facoltà di Lettere di Sousse da parte di un gruppo di uomini armati, dopo che a una ragazza col niqab (il velo che copre l’intera figura, con una fessura all’altezza degli occhi) era stata negata l’iscrizione.
MICHELE CARBONI, CSAS – Centro Studi Africani in Sardegna
Fonte: L’Express